Porte taglia fuoco

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Descrizione Porte taglia fuoco

Le porte taglia fuoco, che impediscono il passaggio di fuoco e fiamme dal locale in cui si è sviluppato l’incendio a quelli attigui, sono divenute obbligatorie per legge in una serie di locali pubblici come: scuole, asili, case di riposo, condomini, hotel, ospedali.

Queste porte isolano, infatti, i locali soggetti ad incendio per un tempo che può andare da un minimo di 15 minuti ad un massimo di 180 minuti e oltre; tale capacità viene indicata dalla sigla REI accompagnata dall’indicazione dei minuti di resistenza al fuoco da parte della porta. Ovviamente anche i locali, protetti dalle porte taglia fuoco, devono essere dotati di intonaci ingnifughi, contenenti di solito consistenti quantità di gesso, pelite e vermiculite.

La normativa che regolamenta le porte taglia fuoco è la UNI 9723, che prevede che queste porte siano sottoposte a dei test di verifica, che, se positivi, consentono il rilascio dell’apposito certificato da parte del Ministero degli Interni.

Data la delicatezza della funzione delle porte taglia fuoco e la loro collocazione in ambienti come scuole e ospedali, queste devono essere sottoposte a controlli periodici atti a verificare il loro corretto funzionamento. I controlli dovrebbero essere effettuati con cadenza semestrale da parte di personale competente e qualificato. La tipologia e la cadenza dei controlli da effettuare sulle porte taglia fuoco viene comunque indicato sul manuale, che dovrebbe essere fornito dal produttore al momento dell’acquisto.

Le porte taglia fuoco sono dotate di un fondamentale dispositivo di autochiusura, che consente alla porta di chiudersi automaticamente una volta aperta per l’evacuazione, spesso la frequenza delle operazioni di manutenzione possono dipendere proprio dal numero di volte in cui questo dispositivo è stato messo in opera. Se quindi l’autochiusura è stata attivata di frequente, la manutenzione deve avvenire con una frequenza inferiore ai sei mesi previsti dalla normativa.

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